Bastione delle ForchePrato

La fabbrica, ripresa nel 1551 per Cosimo I da G. B. Bellucci e ultimata da David Fortini subì continue riparazioni in conseguenza dei danni prodotti dalle piene del Bisenzio fra cui il cedimento (1618) dell’angolata nord con crollo della troniera.

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Dismesso nel ‘700 dal Governo lorenese fu adibito a orti e carbonaie, venendo infine sommerso da una congerie di superfetazioni. Il suolo a valle del lato sud, già luogo di sepoltura, fu concesso nel 1907 alla Società Valdarno per insediarvi una centrale elettrica (distrutta nel ’44 dalle bombe), cui dopo il 1920 seguì l’addossamento al fianco ovest di altri volumi, ostruendone la postierla e colmando il fossato sottostante.

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Il complesso presenta un’ampia sequenza (quasi 2.000 mq.) di cortine a scarpa con cantonali in macigno, sormontate da un muro di sassi e pietrame ove insiste, nel lato verso il fiume, il parapetto della piattaforma, ricoperta di terra e invasa dalla vegetazione, che confina a nord e sui lati interni con gli avanzi dai capannoni crollati e il corpo prospiciente il percorso per Piazza Mercatale, mentre con il ciglio ovest, privo di protezione, guarda a valle della ‘rocchetta’. Il baluardo, notificato ai sensi del D.Lgs. 490/1999 e in zona a vincolo paesaggistico è stato oggetto, dopo l’acquisto (1992) da parte del Comune, di molteplici indagini per lo studio di un intervento che mirasse a riqualificare l’intero comparto urbano.

Informazioni aggiuntive

Accenni storici:
Eretto nel vertice sud-est della cinta trecentesca inglobandone la ‘rocchetta’, il Bastione appartiene al sistema di baluardi previsto da Antonio da Sangallo il Giovane (1534) per adeguare le difese di Prato alle nuove tecniche ossidionali.
Incarico:
Progettazione preliminare e definitiva; progettazione esecutiva e direzione lavori e coordinamento della sicurezza
Data:
2012/2014
Committenza:
Comune di Prato